Il Cammino di Nereide

Pentedattilo
Fiumara Amendolea

Itinerario

Day by day

Viaggiare Lento: Natura, Archeologia e Antichi Borghi

Viaggiare lento tra paesi fantasma, antichi borghi in cui ancora viva è la lingua Grika e le tradizioni, attraversando antichi sentieri in un paesaggio straordinario caratterizzato da fiumare, crinali, foreste e boschi di querce, cascate e laghetti, tutto immerso negli infiniti colori della macchia mediterranea sulle orme della legenda di Nereide.
Il percorso è in alcune tratte impegnativo, pertanto si prevede un livello di escursionistico.

5 notti e 6 giorni - Programma di viaggio

1° Giorno

Benvenuti!

Arrivo nel primo pomeriggio e accoglienza presso agriturismo nell’area grecanica. Check-in e sistemazione in camera doppia o matrimoniale.
Cena e pernottamento.

2° Giorno

Amendolea - San Pantaleo - Amendolea

(3 ore – E  - Dislivello 450m)

Prima colazione e partenza per  Amendolea, piccolo paese situato al centro dell'Area Grecanica, villaggio costruito dopo le alluvioni degli anni ‘50 e ‘70. Il paesaggio di incomparabile bellezza, è caratterizzato da resti di antiche chiese bizantine. Dal letto della fiumara di Amendolea, che nel periodo greco fu un fiume navigabile dove i greci avevano un porto ed un emporion, inizierà l’escursione tra i crinali colorati dalla fioritura della macchia mediterranea e gli splendidi casolari in pietra.
Pranzo al sacco, durante l’escursione, con cestino fornito dall’agriturismo.
Nel pomeriggio, si prosegue l’escursione verso Pan Pantaleo e visita del paesino, fino a raggiungere una piccolissima frazione di grotte e la fiumara di Condofuri.
Al termine dell’escursione, rientro in agriturismo e tempo a disposizione.
Cena e pernottamento.

3° Giorno

Amendolea - Gallicianò - Amendolea

Prima colazione e partenza per Amendolea, da cui inizierà l’escursione a Gallicianò, antichissimo borgo situato nel cuore dell’Area Grecanica, unico tutt’ ora interamente ellenofono. Lungo il percorso si possono apprezzare il richiamo dei rapaci, i colori della macchia mediterranea e soprattutto i panorami che saranno meravigliosi.
Pranzo al sacco, durante l’escursione, con cestino fornito dall’agriturismo.
Nel pomeriggio, visita nella chiesa greco ortodossa nel piccolo museo nella chiesa di San Giovanni. Si prosegue con l’escursione di ritorno verso la fiumara Amendolea.
Al termine dell’escursione, rientro in agriturismo e tempo a disposizione.
Cena e pernottamento.

4°giorno

Africo Vecchio

Prima colazione e partenza per Africo Vecchio, uno dei borghi bizantini abbandonati, le cui origini risalgono al IX secolo A.C.
Dai campi di Bova inizierà l’escursione immersi in un paesaggio di straordinaria bellezza, un percorso sia naturalistico che storico archeologico sulle evidenti tracce della presenza umana sin dal periodo protostorico.
I boschi di querce indicano il sentiero per il villaggio Carrà, da cui si raggiunge il paese abbandonato in cui le abitazioni sono ridotte a ruderi. Pranzo al sacco, durante l’escursione, con cestino fornito dall’ agriturismo. Nel pomeriggio, è possibile effettuare visite alla roccia del Drako e a Roghudi vecchio.
Al termine dell’escursione, rientro in agriturismo.
Cena e pernottamento.

5° giorno

Amendolea - Bova - Amendolea

Prima colazione e partenza per Amandolea. Da qui inizia l’escursione ad anello, in cui si attraverseranno piccoli boschetti di querce ed in cima anche molte altre viti, coltivazioni esistenti sin dalla colonizzazione dei greci. Visita di Bova, borgo ellenofono, inserito nel circuito de “I Borghi più belli d'Italia” in quanto conserva ancora oggi i resti dell’antica fortezza normanna.
Sosta in piazza per il pranzo, con degustazione della lestopitta grecanica.
Nel pomeriggio, passeggiata tra i vicoli del borgo e visita del castello.
Al termine, escursione di rientro quasi del tutto in discesa fino a raggiungere il castello di Amendolea.
Rientro in agriturismo, cena e pernottamento.

6° giorno

Arrivederci!

Prima colazione e check-out. Prima della partenza, visita guidata di Pentedattilo, piccolo “paese fantasma” arroccato sul Monte Calvario, la cui forma caratteristica, da cui prende il nome, ricorda le cinque dita di una mano.

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